Volevate il preventivo?! Eccovi il preventivo!

Oggi si è posto il problema di predisporre questo cazzo di preventivo.

E ho capito che li fottiamo tutti, anche questa volta.

Mario Monti che pensa per caso di fregare tutta una categoria ?
Noi avvocati eravavo qui a Roma duemilasettecento anni fa, e loro pensano basti così poco per cambiare le carte in tavola. Incompetenti di tecnici, arrivano e con un tratto di penna vogliono mandare al macero le nostre mille biblioteche.

Insomma ho buttato giù una bozza, di 7 pagine.
Incomprensibili.
Clausole scritte male, volutamente.
Non tutte scritte male, in realtà. Infatti sono chiarissime quelle all’art. 7 e 9 sulla facoltà di recesso, arbitraria – e forse incostituzionale – che mi riservo per me, e la clausola penale – punitiva ed abnorme – per il cliente che mi voglia revocare il mandato.

Perchè quello con il mio cliente è un rapporto di fiducia, e questo comporta che dobbiamo fare un preventivo vero noi, mica vendiamo infissi di allumio o PVC, e neanche insacchiamo carne rossa “tanto al chilo”.
Del resto, di trasparenza, di chiarezza e di intellegibilità del preventivo ancora non ne ha parlato nessuno.
E spero che nessuno lo faccia ancora a lungo.
Purtroppo, prima o poi, a rompere i coglioni arriverà un dottorando di qualche Università pubblica, un qualche sognatore che dirà che i miei clienti sono consumatori, ovvero degli ebbeti che vanno difesi da se stessi, prima ancora che dalla classe forense.
Perchè l’avvocato è una persona cattiva, un vampiro che vuole succhiare ogni goccia di sangue fino all’ultimo grado possibile. E, qualche volta, pure con un bel giudizio di revocazione.

Avv. Pierpaolo Porci